Come funzionano i tarocchi, la guida

 

Sono ormai secoli che i tarocchi seducono uomini e donne, alla continua ricerca di risposte interiori e di pronostici futuri. Tuttora rappresentano uno strumento molto in voga, capace di dare delle risposte a coloro che si sentono attanagliati da dubbi e incertezze. Pur non essendoci una base scientifica certa che attesti “il potere delle carte" la divinazione attraverso i tarocchi è ancora ben vista da una parte della società, tanto che molte persone decidono di studiare a fondo la disciplina dopo averne provato i benefici sulla propria pelle.

 

La lettura delle carte, così come la loro interpretazione, non deve assolutamente essere vista come uno strumento soprannaturale guidato da entità malvagie. Parliamo piuttosto di un mezzo, che con le giuste conoscenze, riesce a svolgere dei compiti ben precisi. Se anche tu sei attratto da questo mondo misterioso e affascinante, e ne vuoi sapere di più (approfondisci: come avviare attività di cartomante), non ti resta che capire come funzionano i tarocchi e come si espleta la lettura delle carte.

 

 

Mente e corpo fusi nel concetto di divinazione

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Molti esperti del settore esoterico, considerano i tarocchi come un modo per “collegarsi” al cosiddetto “inconscio collettivo”. È inevitabile credere che la divinazione ha un potere psicologico, grazie al quale vengono sviscerate le più recondite esperienze umane e i più misteriosi sentimenti che si nascondono in fondo alla nostra psiche.

Possiamo dire che i tarocchi sono il veicolo con cui si fonde il corpo con la mente, al solo fine di risolvere problemi e di ricevere informazioni. Questi assunti sono alla base della tarologia, e ogni cartomante, sia esperto che alle prime armi, deve sapere che percorso interiore è tenuto a fare il consultante durante la fase interrogativa delle carte.

 

I mazzi di tarocchi

Per capire come funziona una lettura dei tarocchi, si deve partire dallo studio del mazzo. Tralasciando in tal sede che esistono moltissimi tipi in commercio, ognuno con la propria quantità di carte o di simboli, il mazzo per antonomasia conta 78 carte, di cui 22 sono chiamate arcani maggiori e le restanti 56 arcani minori.

Negli arcani maggiori, troverai il Matto, l’Eremita, la Papessa, l'Appeso, la Torre, la Luna, le Stelle, L’imperatore, il Mago, l’Imperatrice, la Temperanza, il Diavolo, il Sole, il Giudizio, il Mondo, il Carro, la Ruota della Fortuna, il Papa, la Morte, la Giustizia e gli Amanti. Delle 56 carte di arcani minori, si dividono i quattro gruppi, ognuno con un seme, denari, bastoni, coppe e spade.

È da qui che parte la lettura dei tarocchi, dallo studio simbolico di ogni singola carta, analizzandone forme colori, sensazioni che trasmettono, e tanto altro ancora. Ogni carta ha infatti il suo significato specifico e a seconda delle domande poste dal consultante e delle diverse combinazioni si possono ottenere esiti diversi.

 

 

Le varie stese di lettura

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Per quanto riguarda i metodi di lettura, esistono diversi tipi di stese, ognuna con una certa quantità di carte e ognuna che si adatta in modo diverso al tipo di domande che si fa. Se sei un cartomante alle prime armi, dovresti cominciare con stese brevi, che hanno poche carte e che ti permettono in tal modo di imparare a sviluppare intuito e sesto senso per collegare tra di loro i vari significati delle carte.

Più avanzi in termini di esperienza e di maturità nel settore, e piu avrai modo di sperimentare nuovi metodi, anche più complessi, ma di gran lunga più soddisfacenti.

Comunque sia tra i metodi più gettonati, c’è quello della croce celtica, che si effettua con circa dieci carte, e dove quelle disposte in maniera trasversale mostrano cosa accade nella vita del consultante. Tieni conto poi del fatto che una carta con dei significati, a seconda della posizione in cui esce nelle varie stese, può assumere anche dei connotati diversi tra loro.

 

 

L’interpretazione delle carte

Molti libri racchiudono i significati delle singole carte, il che dovrebbe spingere un aspirante cartomante a dedicarsi ore ed ore di studio e a letture di manuali. Tuttavia c’è qualcosa che non si può imparare o comprare, ovvero l’intuizione. Un cartomante deve essere una persona empatica, capace di interpretare le carte che escono non solo sulla base della conoscenza teorica del mazzo, ma anche e soprattutto su ciò che in quel momento quei simboli gli trasmettono.

Questo vuol dire che non esiste una lettura oggettiva, universale. Tutto cambia in base a chi legge, in base a come si pone la domanda, anche in base ai sentimenti che in quel momento prova il consultante. Questo modo di approcciare alla lettura dei tarocchi, si sviluppa col tempo e con l’esercizio, ma una persona che non sa connettersi ad un’altra emotivamente non può immaginare di avere successo nel mondo della cartomanzia.

Un tempo, le nostre antenate (per la maggiore le lettrici di carte erano donne) conoscevano sì i significati delle carte, ma il loro percorso divinatorio era fatto di lezioni impartite oralmente di madre in figlia. Questo vuol dire pertanto, che per quanto sia necessario studiare, lo è ancora di più stabilire una connessione indissolubile col proprio mazzo e con il proprio consultante. Concludiamo ringraziando gli amici di https://www.cartomanziastellapolare.com/ per l'aiuto nella stesura di questo articolo/guida.

 
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