AS BARI CALCIO
L'as Bari calcio società, o associazione Sportiva Bari, è la principale società calcistica di Bari. Nell'ambito cittadino, soprattutto tra vecchi tifosi, è anche identificata come La Bari.
Ha militato per 30 stagioni nella massima serie, risultando così la prima formazione della Puglia e la terza dell'Italia meridionale e insulare, dopo il Napoli e il Cagliari, per numero di partecipazioni nel massimo campionato di calcio. Condivide peraltro con la Pro Patria il non invidiabile primato di 4 campionati di Serie A terminati all'ultimo posto (1940-41, 1963-64, 1969-70 e 2000-01).
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Il logo della società Bari calcio è il Galletto mentre i colori sociali sono il bianco e il rosso.
Societa' e Sede Bari calcio
SOCIETA' : Associazione Sportiva Bari S.p.A.
ANNO DI FONDAZIONE : 1908
SEDE : Strada Torrebella - Stadio San Nicola - 70124 Bari
TELEFONO : 080.50.55.099 - Fax 080.50.55.164
EMAIL : bari@lega-calcio.it
Organigramma Bari calcio
Presidente Gr. Uff. Vincenzo Matarrese
Amministratore Delegato Dott. Salvatore Matarrese
Consigliere Ing. Salvatore Matarrese
Direttore Sportivo Guido Angelozzi
Team Manager Luciano Tarantino
Segretario Generale Rag. Pietro Doronzo
Responsabile Area Commerciale e Marketing Dott.ssa Palmalisa Matarrese
Capo Ufficio Stampa Dott. Saverio De Bellis
Ufficio Stampa Fabio Foglianese
Relatore Osservatori Vincenzo Tavarilli
Responsabile Osservatori Daniele Faggiano
Storia del Bari calcio
Le origini (1908-1925)
Fu fondata il 15 gennaio 1908 come Foot-Ball Club Bari. Come nel caso di molte altre squadre di calcio italiane, anche la fondazione del Bari fu caratterizzata dalla partecipazione di alcuni stranieri: Floriano Ludwig, tedesco trapiantato a Bari, Gustavo Kuhn, svizzero, cui si aggiunse l'italiano Giovanni Tiberini.
Nella prima formazione si riconosce lo stesso Ludwig, il primo in piedi da sinistra, insieme ad altri stranieri, a Bari per lavoro, e baresi: a fianco di Ludwig in piedi da sinistra Barther, inglese e Bach, svizzero, al centro Attoma, Roth, svizzero, e Labourdette, spagnolo, in basso Jovinet, francese, Giordano, Gazagne, francese, Randi e Ziegler. Originalmente i calciatori indossavano maglia rossa e pantaloncini bianchi e giocavano principalmente contro marinai inglesi al San Lorenzo nel quartiere di San Pasquale.
La prima formazione del Bari del 1908
Unione Sportiva Bari (1926-1928)
Una serie di fusioni fra squadre nel giro di due anni diedero alla luce un solo club per rappresentare il Bari. La prima fusione avvenne fra il FBC Bari e il FBC Liberty nel torneo 1926-27, conservando la denominazione "Bari" usato per la prima volta il 6 febbraio 1927 nella partita contro l'Audace F.B.C. Taranto.
La U.S. Bari del 1928, dopo la "fusione".
L'intero sistema calcistico italiano stava subendo numerose trasformazioni in questo periodo e cominciò ad essere meglio organizzato, con fusioni simili a quella del Bari che accadevano un po' ovunque, come a Salerno, Napoli, Firenze e Roma. La neonata F.C. Bari si fuse con l'Ideale il 27 febbraio 1928 creando l'Unione Sportiva Bari. Le maglie dell'US Bari presero i colori biancorossi dal FBC Bari e le strisce dell'Ideale..
Nell'anno della fusione e della nascita della U.S. Bari (1928) la squadra raggiunge per la prima volta la "divisione nazionale", l'attuale Serie A: decisiva la vittoria per 5-3 sulla Fiorentina il 15 gennaio 1928. Protagonista anche il giovane barese Raffaele Costantino, poi incoronato "reuccio" dalla tifoseria.
Dopo la stagione 1928-29 il sistema della lega fu riorganizzato e il Bari fu piazzato in Serie B. Costantino fu convocato per la prima volta nella Nazionale italiana, rendendo il Bari la prima squadra di Serie B a vedere un proprio giocatore convocato in Nazionale.
Le prime stagioni in A (1929-1945)
Subito dopo la prima promozione, la prima retrocessione: classificatosi al 13° posto il Bari viene assorbito nella neo istituita Serie B. Protagonisti di quegli anni, oltre al già citato Costantino, titolare in nazionale, pur con una parentesi tra il 1930 ed il 1935 alla Roma, Pippo Scategni, Pietro Bottaro, Alferio Cubi, Dario Gay, Annibale Frossi, Cesarino Grossi, l'indimenticato "centravanti tascabile", tragicamente scomparso a soli ventidue anni nel 1939 durante il servizio militare in Albania, e l'altrettanto compianto Totò Lella. Prima della sospensione bellica il Bari disputerà, al vecchio "Campo degli Sport" al rione Carrassi e poi allo Stadio della Vittoria, inagurato il 16 dicembre 1934, con alterne fortune nove campionati di Serie A e cinque di Serie B.
Nella stagione 1931-32, la squadra si salvò dalla retrocessione vincendo lo spareggio col Brescia, giovandosi dell'esperienza e del talento del tecnico ungherese Árpád Weisz, già campione d'Italia nel 1929-30 con l'Ambrosiana-Inter e futuro vincitore di due scudetti col Bologna, prima di essere espulso dall'Italia nel 1938 per le leggi razziali (era ebreo) e perire ad Auschwitz nel 1944. L'ultimo campionato di serie A del 1942-43 si concluse con una beffarda retrocessione in Serie B maturata solo all'ultima giornata. Il campionato 1943-44 non fu disputato a causa della guerra e nel 1944-45 il Bari ed il rinato Liberty disputarono solo partite a livello regionale non nello "Stadio della Vittoria", chiuso, ma in un campo di fortuna in via Crispi, ribattezzato "Campo Antonio Lella".
La U.S. Bari del 1928, dopo la "fusione".
Il dopoguerra (1945-1954)
Gli alleati concessero nuovamente l'uso dello "Stadio della Vittoria" solo il 4 marzo 1945 con la partita Bari-Lecce.
Nel frattempo, il 1° gennaio 1945, la società cambiò denominazione da Unione Sportiva ad Associazione Sportiva Bari.
Nel "campionato misto" disputatosi nel 1945-46 il Bari ben figurò terminando al primo posto, a pari merito con il Napoli, girone "Centro-Sud". Si confermò l'anno seguente terminando al settimo posto (miglior risultato di tutti i tempi) in un campionato dominato dal Grande Torino.
Tuttavia, il Bari non riuscì a ripetersi, e si aprì una grave crisi di risultati prima e di stagioni poi, che fecero precipitare la squadra fino alla IV Serie Meridionale nel giro di pochi anni fatti di sconfitte sonore e di acquisti fumosi.
Approda quindi sulla panchina della squadra pugliese Francesco Capocasale che riesce inizialmente ad arrivare primo in IV Serie tornando in Serie C; i tifosi del Bari festeggiano questo evento quasi come la vittoria di uno scudetto con 20.000 persone presenti allo spareggio contro il Colleferro disputatasi a Napoli il 27 giugno 1954 terminato 2-1 a favore dei biancorossi con doppietta di Raffaele Gamberini.
La ripresa dal baratro (1954-1961)
Nella stagione 1954-55 l'impresa si ripete e sempre con Capocasale il Bari ottiene una nuova promozione ed il ritorno in Serie B.
Ed è finalmente nella stagione 1958/59 che il Bari tornava in Serie A, dopo averne passati otto tra la Serie C e la IV Serie Meridionale; idoli di quegli anni saranno il centravanti argentino Raul Conti, Mario Mazzoni (313 partite col Bari), l'ala sinistra Bruno Cicogna e Biagio Catalano.
Dopo quattri anni di permanenza, agli spareggi contro Lecco ed Udinese, il Bari torna però in cadetteria.
La presidenza del prof. De Palo (1961-1977)
Intanto diventa nuovo presidente del Bari Angelo De Palo.
Il Bari rimane in Serie B soltanto per un anno: promosso di nuovo in massima serie con Pietro Magni allenatore, sembra essere tornato la "squadra-ascensore" del passato. L'illusione dura poco: alla B "riconquistata" subito dopo, segue la Serie C. Nel 1967 i biancorossi tornano in B mentre due anni dopo (1969), guidati soprattutto dal bomber Lucio Mujesan (19 gol in 37 partite), riconquistano la Serie A. In panchina approda Oronzo Pugliese che però non riesce ad agguantare la salvezza e la squadra torna in Serie B, dopo esser arrivata all'ultimo posto con una cifra bassissima di gol segnati (11).
Il Bari rimarrà in B per alcuni anni ed addirittura nel 1974 i galletti scesero in Serie C, finendo la stagione con solo 12 gol segnati e 26 concessi in 38 partite. Benché la squadra risalì subito in Serie B, De Palo non vedrà mai i biancorossi nella massima divisione: morirà infatti nel 1977, dopo 16 anni come presidente.
L'inizio dell'era Matarrese ed il primo trofeo (1977-1990)
Il suo successore sarà Antonio Matarrese, iniziatore di una lunga era con i Matarrese alla guida del Bari. Antonio inizialmente non ha fortuna con la squadra che non riesce a salire in A. Nel 1981 il presidente cede la poltrona di Presidente al fratello Vincenzo.
L'addio di Antonio Matarrese è anche l'addio alla Serie C. Da allora, la squadra pugliese è rimasta a cavallo tra la A e la B; nel primo anno con il nuovo presidente per poco non raggiunge la promozione, conquistata poi nel 1985. Il Bari si rafforzò con gli inglesi Gordon Cowans e Paul Rideout ma non riuscì a rimanere in Serie A.
In questo periodo i galletti si tolsero anche diverse soddisfazioni: con la vittoria del campionato di Serie B 1988-89, il Bari giocò l'anno successivo la Coppa Mitropa, aggiudicandosela con un tranquillo 1-0 in finale, contro l'altra italiana presente alla manifestazione (il Genoa), che fu steso da una rete di Perrone dopo 14 minuti. La finale si giocò a Bari in turno secco.
Nell'anno che vide un Bari composto da stelle come Giovanni Loseto, Pietro Maiellaro e João Paulo chiudere al 10° posto in massima serie e con il primo trofeo europeo, mentre il Napoli si aggiudicava il secondo scudetto e la supercoppa italiana (dopo aver vinto la Coppa UEFA l'anno prima), le due squadre più seguite del sud erano ormai sul tetto del calcio italiano.
Quello stesso anno, il nuovo stadio San Nicola ospiterà anche diverse partite del Mondiale d'Italia 1990, confermando ormai Bari città di grande calcio.
Gli anni '90 e la nuova crisi (1990-2001)
Il Bari consegue tre anni di Serie A consecutivi, per poi riscendere di nuovo in Serie B nel 1992, malgrado una buona squadra composta da campioni come Zvonimir Boban, David Platt e Frank Farina.
Due anni dopo, però, il Bari salì di nuovo in Serie A. I tifosi pugliesi videro l'esplosione di Igor Protti che riuscì a diventare capocannoniere con 24 gol. Quell'anno il Bari riuscì nella poco gloriosa impresa di retrocedere pur avendo il miglior attacco della Serie A (36 reti in due tra Protti e Kenneth Andersson).
Una nuova promozione nel 1997 vede, negli anni successivi (1997-2000), l'emergere di giovani talenti, come Nicola Ventola, Diego De Ascentis, Marco Di Vaio, Gianluca Zambrotta e Simone Perrotta ma soprattutto Antonio Cassano: il talento di Bari Vecchia è quello che si mette più in mostra, dopo l'esplosione in un ormai famoso Bari 2-1 Inter, dove Cassano inventò una giocata geniale, che permise a fine campionato di cederlo per una cifra astronomica: 60 miliardi di lire (circa 30 milioni di euro attuali). Ma la squadra era rafforzata anche da stranieri come Phil Masinga e Klas Ingesson, tutte "scoperte" del Bari.
Questa volta il Bari rimase in A per quattro anni sotto la guida di Eugenio Fascetti. Questo periodo è però segnato da una profonda crisi, durante la quale il Bari vende i suoi giocatori migliori senza acquistare adeguati sostituti.
Nel 2001, chiudendo all'ultimo posto in A, i biancorossi ritornano definitivamente in cadetteria.
Retrocessione e ripescaggio (2001-2004)
Ogni stagione del Bari sembra ormai figlia solo a sé stessa; lo stadio vede sempre meno pubblico, con conseguenti incassi scarsissimi, ci sono risultati altalenanti (dal 6° al 21° posto in due stagioni) che non consentono programmazioni a lungo termine.
Il culmine viene raggiunto il 19 giugno 2004 quando il Bari perde i play-out contro il Venezia e finisce in Serie C. Per sua fortuna nella stessa stagione falliscono Ancona e Napoli, permettendo ai biancorossi di restare in Serie B.
Tempi recenti (2004-2007)
Questa volta il Bari si stabilizza nella zona di metà classifica (10° posto nel 2005, 13° posto nel 2006 e 11° posto nel 2007).
Stagione 2007-08
Nella Serie B 2007-2008, il Bari si presenta con un organico abbastanza solido in un campionato dove non è dato per favorito, ma dove può sicuramente non sfigurare.
La stagione del Bari inizia con un forte entusiasmo per aver superato i primi due turni di Coppa Italia, anche se subisce una sconfitta schiacciante contro l'Udinese nel terzo turno (3-0).
In campionato il Bari alterna sconfitte a risultati positivi stabilendosi dopo 10 giornate nella zona di metà classifica.
Nella notte tra il 6 ed il 7 dicembre 2007 è stato attivato un sito internet (www.compriamola.it) attraverso il quale alcuni tifosi del Bari hanno lanciato l'idea dell'azionariato popolare per la proprietà dell'A.S. Bari.
Il 28 dicembre Giuseppe Materazzi rassegna le dimissioni da allenatore, dopo l'umiliante sconfitta interna, nel derby contro il Lecce, per 0 a 4. Al suo posto è chiamato Antonio Conte, ex calciatore con le maglie dello stesso Lecce e della Juventus, precedentemente sulla panchina dell'Arezzo. Con Antonio Conte c'è una netta ripresa del Bari e il tecnico juventino incassa dalla società un prolungamento del suo contratto fino al 2009. In una stagione che vede la squadra ormai estranea sia alla lotta per i play-off promozione che per la salvezza, Conte si prefissa l'obiettivo del settimo posto: sebbene il Bari alla fine giunga undicesimo, la stagione viene considerata abbastanza positiva e inizio per un rilancio della squadra.
La serie B dalla crisi all'arrivo di Conte (2001-2008)
A differenza delle volte precedenti i galletti non riconquistano subito la massima serie ed il rendimento altalenante (dal 6º al 21º posto in due stagioni) demotiva i tifosi che pian piano abbandonano lo stadio. Sulla panchina dei biancorossi si susseguono vari allenatori. Curioso è il caso della stagione 2003-2004 in cui, nonostante il tecnico veneto Giuseppe Pillon, subentrato a stagione in corso, imposta un gioco propositivo, la compagine biancorossa si classifica quart'ultima, poi perdendo gli spareggi-salvezza contro il Venezia il 19 giugno 2004 e retrocedendo in Serie C1. Fortuna vuole che a causa del fallimento del Napoli, il Bari venga ripescato. Sempre nel 2004 lasciano la squadra Spinesi e De Rosa ed arriva Vincenzo Santoruvo. Gli anni successivi in cadetteria vedono i galletti stabilizzarsi nella zona di metà classifica (10º posto nel 2005, 13º posto nel 2006 e 11º posto nel 2007). Degno di un epilogo migliore rispetto agli anni precedenti sembra l'avvio di stagione 2006-2007, del Bari targato Rolando Maran; é però un fuoco di paglia: nonostante alcuni prestigiosi successi (come il derby di Dicembre vinto 3-1 a Lecce), il tecnico trentino, privato nel mercato di Gennaio di diversi elementi determinanti, è esonerato a fine Febbraio 2007 dopo una striscia di risultati negativi ed il tonfo senz'appello di Vicenza (Bari battuto per 3-0). A Maran succede Beppe Materazzi (11 stagioni dopo l'addio dell'inverno 1995) che, seppur tra qualche sofferenza riesce a salvare la squadra con una giornata d'anticipo (decisivo il successo di Rimini per 1-0 a poche giornate dalla fine, con i romagnoli all'assalto per tutto il secondo tempo ed un rigore prima accordato e poi negato ai padroni di casa, proprio negli ultimi minuti di gioco). Nella stagione 2007-2008 diventa direttore sportivo Giorgio Perinetti, proveniente dal Siena. La stagione inizia con un forte entusiasmo per aver superato i primi due turni di Coppa Italia, nel terzo turno la squadra viene però sconfitta per 3-0 dall'Udinese. In campionato il club alterna sconfitte (é battuto 1-2 nell'esordio casalingo contro il neopromosso Pisa) a risultati positivi, stabilendosi dopo 10 giornate nella zona di metà classifica. Il 28 dicembre Materazzi rassegna le dimissioni da allenatore, dopo la sconfitta interna per 4-0 nel derby contro il Lecce. Al suo posto è chiamato Antonio Conte, ex calciatore di Lecce e Juventus, precedentemente sulla panchina dell'Arezzo. Sotto la guida tecnica di Conte -responsabile di alcune forti modifiche (come l'estromissione dalla rosa di Antonio Bellavista e Santoruvo) accompagnate da validi acquisti come Andrea Masiello - il rendimento della squadra migliora e nonostante i galletti si piazzino undicesimi (Conte si era prefissato come obiettivo il settimo posto) la stagione viene considerata abbastanza positiva e tappa iniziale per il rilancio della squadra, sicché l'allenatore salentino ottiene un prolungamento di contratto al 2009. Il 15 gennaio 2008 la società compie 100 anni di storia, festeggiando con tifosi e vecchie glorie al Teatro Team di Bari.
Il ritorno in A (2009-2011)
Il mercato estivo per la stagione 2008-2009, la quarantunesima in Serie B, vede l'arrivo, tra gli altri, del difensore Andrea Ranocchia, del centrocampista Daniele De Vezze e dell'attaccante Paulo Vitor Barreto. Sono rilevati invece, nella sessione invernale di mercato Stefano Guberti, Davide Lanzafame e Vitali Kutuzaŭ. Così il cammino verso la Serie A procede positivamente grazie al veloce 4-4-2 di Conte, votato all'attacco e connotato da passaggi smarcanti, ripartenze e gioco di fascia. La promozione è aritmetica l'8 maggio 2009 (con quattro giornate di anticipo), complice la sconfitta della contendente Livorno nell'anticipo della 38ª giornata. La classifica finale vede il Bari al primo posto con 80 punti, 65 reti all'attivo (miglior attacco di categoria) e 35 al passivo (seconda miglior difesa).
Il 23 giugno 2009 Conte e la società rescindono consensualmente il contratto a causa di divergenze sulla strategia di mercato. Quattro giorni dopo la squadra viene affidata a Giampiero Ventura (l'ispiratore degli schemi di Conte).
Ai primi di agosto la famiglia Matarrese annuncia di aver trovato l'accordo con una holding texana, a cui a capo c'è Timothy L. Barton, per la cessione dell'intero pacchetto azionario (l'accordo preliminare prevedeva il pagamento di 25 milioni di euro), ma la trattativa non va in porto a causa del mancato rispetto degli accordi contrattuali.
Nel mercato estivo arrivano i centrocampisti Edgar Álvarez (veloce nelle discese sulla fascia), Massimo Donati e Sergio Bernardo Almirón, nonché il giovane difensore Leonardo Bonucci; mentre Guberti e Lanzafame (che erano in prestito) vengono sostituiti da altri giocatori d'esperienza. Nonostante l'immediata eliminazione in Coppa Italia all'esordio (il 15 agosto al San Nicola), per mano dell'Empoli (ai rigori dopo l'1-1 maturato nei tempi regolamentari), in campionato la squadra procede decisamente bene (con il 4-4-2 di Conte trasformato, in fase avanzata, in un 4-2-4) e al termine del girone d'andata é in zona UEFA Europa League, con la seconda miglior difesa (solo 18 reti subite). Proprio nella difesa si distinguono particolarmente Bonucci e Ranocchia. I galletti, considerati da molti una “rivelazione” del campionato, patiscono però due flessioni nel girone di ritorno e chiudono la competizione al decimo posto con 50 punti all'attivo: per i pugliesi comunque un record nella massima serie a girone unico.
L'8 maggio 2010 il direttore sportivo Perinetti (principale assertore dei felici cambiamenti dell'ultimo triennio) annuncia l'addio alla società per tornare al Siena.
In luglio il Bari viene classificato in duecentonovantesima posizione nel ranking IFFHS per squadre di club.
Nel mercato estivo vengono ceduti Ranocchia (già in prestito dal Genoa), Bonucci (quest'ultimo convocato al Campionato mondiale di calcio 2010) e De Vezze; mentre tra gli acquisti spiccano Nico Pulzetti e l'algerino Abdelkader Ghezzal. La stagione 2010-2011 vede la squadra lottare per la salvezza nelle ultime posizioni di classifica, complici numerosissimi infortuni ai giocatori. In Coppa Italia, dopo le vittorie su Torino e Livorno, arriva la sconfitta negli ottavi di finale per 3-0 contro il Milan. In febbraio Ventura rescinde consensualmente il suo contratto con la società: gli subentra Bortolo Mutti, il quale, pur impostando un gioco propositivo non riesce ad evitare la retrocessione in Serie B che sembra ormai prossima.
100 anni di Bari
Il 15 gennaio 2008 l'Associazione Sportiva Bari ha compiuto 100 anni di storia, festeggiando con ultras e vecchie glorie al Teatro Team di Bari. Però la festa non finisce qui, infatti si disputa un'amichevole il 27 luglio contro l'Inter persa per 2-0 pur giocando bene. Il Bari ha finito la stagione 2007-08 con la maglia del centenario. Nella stagione 2008-09 sarà usata come seconda maglia.
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Gli sponsor del Bari calcio dal 1983 ad oggi
* 1983-1984: Man Trasporti
* 1984-1987: Cassa di Risparmio di Puglia
* 1987-1990: Sud Leasing
* 1990-1992: Sud Factoring
* 1992-1995: Wuber
* 1995-1997: CEPU
* 1997-1998: Gio.Bi Trasporti
* 1998-2001: Tele+
* 2004-2006: Pasta Ambra
* 2006-2009: Gaudianello
* dal 2009: Banca Popolare di Bari
I presidenti dell'as Bari calcio dal 1929 ad oggi
* 1929-1931 - Alfredo Atti
* 1931-1932 - Liborio Mincuzzi
* 1932-1933 - Sebastiano Roca
* 1933-1934 - Raffaele Tramonte
* 1934-1935 - Giovanni Tomasicchio
* 1935-1936 - Giovanni Di Cagno Abbrescia
* 1936-1937 - Vincenzo Signorile
* 1937-1938 - Giuseppe Abbruzzese
* 1938-1939 - Giambattista Patarino
* 1939-1940 - Angelo Albanese
* 1940-1941 - Pasquale Ranieri
* 1941-1942 - Giuseppe Santoro
* 1941-1944 - Antonio De Palma
* 1942-1943 - Andrea Somma
* 1944-1950 - Tommaso Annoscia
* 1950-1951 - Rocco Scafi
* 1951-1952 - Florenzo Brattelli
* 1952-1953 - Francesco Saverio Lonero
* 1953-1956 - Achille Tarsia Incuria
* 1956-1959 - Gianfranco Brunetti
* 1959-1961 - Vincenzo La Gioia
* 1961-1963 - Angelo Marino
* 1961-1977 - Angelo De Palo
* 1977-1983 - Antonio Matarrese
* 1983- attuale - Vincenzo Matarrese
Gli allenatori dell'as Bari calcio dal 1928 ad oggi
Egri Erbstein 1928-1929
Josef Uridil 1929–1930
Hajdu 1930–1931
Árpád Weisz 1931–1932
Egri Erbstein 1932–1933
Lászlo Barr
Tony Cargnelli 1933–1934
Engelbert Koenig 1934–1935
András Kuttik 1935–1936
Tony Cargnelli 1936–1938
Jozsef Ging 1938–1939
András Kuttik 1939
Raffaele Costantino 1939–1940
Luigi Ferrero 1940–1941
András Kuttik 1941
Raffaele Costantino 1941
Stanislao Klein 1941–1942
Raffaele Costantino 1942–1943
Giovanni Vanicsek 1943
Raffaele Costantino 1944–1945
András Kuttik 1946
Raffaele Costantino 1946–1947
Janos Nekadoma 1947
András Kuttik 1947–1948
Ferenc Plemich 1948
András Kuttik 1948
Raffaele Costantino 1948–1949
Ferenc Plemich 1949
György Sárosi
Francesco Capocasale
Bandiera dell'Italia 1949–1950
Raffaele Costantino 1950
Francesco Capocasale 1950
Federico Allasio 1950
Ambrogio Alfonso 1950–1951
Mario Sandron 1951
Paolo Giammarco 1951
Pietro Piselli 1951
Raffaele Costantino 1951–52
Vincenzo Marsico 1952
Raffaele Sansone 1952–1953
Francesco Capocasale 1953–1956
Federico Allasio 1956–1958
Paolo Tabanelli 1958–1959
Francesco Capocasale 1959–1961
Onofrio Fusco 1961
Luis Carniglia 1961
Federico Allasio 1961–1962
Onofrio Fusco 1962
Pietro Magni 1962–1963
Tommaso Maestrelli 1963–1964
Paolo Tabanelli 1964
Francesco Capocasale 1964–1965
Onofrio Fusco 1965
Ugo Lamanna 1965–1966
Filippo Calabrese 1966
Lauro Toneatto 1966–1969
Oronzo Pugliese 1969–1970
Carlo Matteucci 1970
Lauro Toneatto 1970–1972
Carlo Regalia 1972–1974
Luciano Pirazzini 1974–1975
Gianni Seghedoni 1975–1976
Giuseppe Pozzo 1976
Giacomo Losi 1976–1978
Mario Santececca 1978–1979
Giulio Corsini 1979
Enrico Catuzzi 1979
Antonio Renna 1979–1981
Enrico Catuzzi 1981–1983
Luigi Radice 1983
Bruno Bolchi 1983–1986
Enrico Catuzzi 1986–1988
Gaetano Salvemini 1988–1992
Zbigniew Boniek 1992
Sebastião Lazaroni 1992–1993
Giuseppe Materazzi 1993–1996
Eugenio Fascetti 1996–2000
Arcangelo Sciannimanico 2001–2002
Attilio Perotti 2002–2003
Marco Tardelli 2003–2004
Giuseppe Pillon 2004
Guido Carboni 2004–2006
Rolando Maran 2006
Giuseppe Materazzi 2006–2007
Antonio Conte 2007–2009
Giampiero Ventura 2009-2011
Bortolo Mutti 2011
Vincenzo Torrente 2011-
BIGLIETTI PARTITE CASALINGHE DEL BARI STADIO SAN NICOLA
RIVENDITE AUTORIZZATE AS BARI CALCIO
BARI
Servizi Sportivi s.r.l. Bari, Stadio San Nicola, Ingresso 22
Online solo su www.ticketone.it e telefonicamente tramite il Call Center TICKETONE 892.101
Il call center è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 21:00 e il sabato dalle 9:00 alle 17:30.
*Il call center è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 21:00 e il sabato dalle 9:00 alle 17:30.
*Il costo massimo della chiamata al minuto è di € 1 da rete fissa (senza scatto alla risposta), di € 1,2911 da cellulare TIM (scatto alla risposta € 0,1291), di € 1,5 da cellulare VODAFONE (scatto alla risposta € 0,1) e di € 1,3 da cellulare WIND (scatto alla risposta € 0,1250). Tutti i costi evidenziati sono espressi al netto I.V.A. 20%.
Bari Point, Via G. Capruzzi, 5;
Ipercoop c/o Centro Commerciale Mongolfiera (aperto fino alle 13.00 del sabato);
Ipercoop Japigia c/o Centro Commerciale Mongolfiera;
Ricevitoria Sabini, Via Isonzo, 17 (aperto fino alle 15.00 del sabato);
Tabaccheria Lattanzi, Viale Japigia 164 (aperto fino alle 15.00 del sabato);
Tabaccheria Grimaldi, lungormare Colmbo angolo Corso Uberto I, 88;
Tabaccheria Lupis, Viale Antonio Salandra 42/B;
Mivida Cafè, Via Salvatore Matarrese 24/A
Tabaccheria Cataldo, Via Abate Gimma, 58;
Box Office 'Feltrinelli' - Via Melo 119;
Puntografica Due - Via G. Carducci30 70123 Bari (BA) - Orari: lun-sab 8:00-14:00/16:00-20:00; dom 8:00-14:00
Adelfia
Snack Bar Tabacchi Moretti
SP 207 Circonvallazione Sudsnc 70010 Adelfia (BA)
Altamura
Ag Viaggi Run About, Via Torino 21
Andria
Non solo Viaggi, Viale IStria;
Ipercoop Andria c/o C.C. Mongolfiera
Barletta
Ipercoop Barletta c/o C.C. Mongolfiera
C.E.D. Centro Elaborazione Dati - Via Carli5 70051 Barletta (BA) - Orari: lun-ven 9:00-13:00/17:00-21:00; sab 9:00-13:00; dom chiuso
Bisceglie
Cul e Chemise Bar Cafè, Via L. Papagni 142
Bitetto
Eurobet, Via Bari, 65
Bitonto
Ritual Pub, Via Verdi 39
Bitritto
I Gemelli - Errea Point, Via Tasso 46
Brindisi
Tabaccheria Luongo, Corso Roma 55;
Intralot, Corso Garibaldi 96/98
Ipercoop Brindisi c/o C.C. Le Colonne - SS Appia km 711snc 72100 Brindisi (BR) - Orari: 9.00-13.00/17.00-20.00 c/o Punto d'Ascolto
Canosa di Puglia
Ki Point, Piazza della Repubblica, 33
Capurso
Tabaccheria Nitti, Via Lattanzio, 40
Carbonara
Discomania, Piazza Umberto I, 142
Corsano (Le)
Radiovenere, Via Berchet 10
Fasano
Tabaccheria Cinqo, Via Adami 27
Foggia
Service.com, Viale Ofanto 361;
Ipercoop Foggia c/o C.C. Mongolfiera
Gioia del Colle
Dixieland, Via Dante Alighieri, 75/77
Grottaglie
Bar San Ciro - Via Paritaro4 74023 Grottaglie (TA)
Lecce
Clinica dell'Accendino, Via Imperatore Adriano, 31;
Edicola di Mimmo, Via del Mare F/18;
Media World, S.s. Lecce-Brindisi Km 1,9 (Centro Salento);
Tabloid, Via Lequile 86;
Tabaccheria Punto 16, Via Don Donato Franco21 73041 Carmiano (LE) Tel. 0832607372
Note: Orari: lun-sab 7:00-13:00/14:30-21:00; dom 8:00-20:00
Lucera
Bar Millenium, Via Vittorio Veneto 15/17
Martina Franca
Tabacchi Martucci Martino, Via Mulino San Martino 41
Modugno
Bar Centrale, Pizza Sedili, 34
Mola di Bari
Tabaccheria Rago, Via Roselli, 56
Molfetta
Ipercoop Molfetta c/o C.C. Mongolfiera
Tabaccheria Veneziano Antonia, Via Leonardo Azzarita,65
Monopoli
Tabacchi da Cornelia, Via Lepanto 22/b - 080.777508
Noci
Mayflower Viaggi e Turismo, Via M. Bianchi 14
Noicattaro
Nicrè Caffè, Via Papa Giovanni XXIII, 33
Ostuni
Discomania, Via Trinchera 16/18
Polignano
Edicola Altieri, Via cerere,5 (angolo Piazza A.Moro) - 70044 Polignano a Mare Tel.0804249981
Taranto
Bar Mokambo, Via Liguria, 77;
Box Office , Via Anfiteatro 232;
Ipercoop Taranto c/o C.C. Mongolfiera - Via per Montemesola km 10snc 74100 Taranto (TA)
Orari: lun 17-20 mart-sab 9.00-13.00 / 17.00-20.00 c/o Punto di Assistenza Post-Vendita
Trani
Tranilibri Point, Via Mario Pagano 220
San Severo
Tabaccheria Buonsanto, Viale 2 Giugno, 67
Surbo
Ipercoop Lecce c/o C.C. Salento
Valenzano
Intralot, Via Bari 86-86/A
Vieste
Tabaccheria del Porto, Lungomare Europa 11
Basilicata
Potenza - Info&Tickets, Corso XVIII Agosto 1860 n°2;
Matera - Tabaccheria Caffetteria Tre Torri, Via Trabaci c/o Centro Commerciale Tre Torri, 4
Ulteriori informazioni possono essere reperite presso:
Responsabile Servizi Sportivi s.r.l. Vito Volpicella - servsport@hotmail.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ed anche foglianese@asbari.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. e ai numeri di telefono sopra indicati.
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