TIFOSI INTER

 

 

 

Ultras Inter: La tifoseria organizzata dell'Inter. La storia, gli scontri, le coreografie dei gruppi ultras interisti. Inoltre link alla pagina dei gemellaggi, delle amicizie e delle rivalità della tifoseria neroazzurra.

 

 

Storia Ultras Inter

La cultura popolare voleva che il tifo per l'Inter fosse per i borghesi, a differenza della sua rivale cittadina, il Milan, supportata invece dalle classi popolari. Infatti, i tifosi dell'Inter soprannominavano i sostenitori rivali del Milan "Casciavìt", che in milanese significa "cacciaviti", proprio per indicare l'origine proletaria e operaia di larga parte dei tifosi rossoneri. A loro volta i tifosi milanisti chiamavano i cugini nerazzurri "baùscia", termine milanese che significa "gradasso", per indicare uno degli stereotipi classici dei milanesi, essendo allora la tifoseria neroazzurra composta perlopiù dalle classi medie e altolocate, di origine prettamente meneghina. Questo divario andò appianandosi già negli anni sessanta del secolo passato e oggi i due soprannomi appaiono anacronistici e quasi desueti.

Cenni demografici tifosi interisti

I supporters interisti in una foto scattata nel 2007

Il Football Club Internazionale Milano, secondo il più recente sondaggio di settore condotto dall'istituto Demos e pubblicato nel settembre 2010, con il 17,4% di preferenze da parte del campione esaminato, risulta essere il secondo più sostenuto del Paese.

Secondo un rapporto della società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport+Markt AG del 2008, l'Inter potrebbe altresì contare su un bacino potenziale di circa 10,9 milioni di sostenitori in Europa e di 9,3 milioni di simpatizzanti in Sudamerica.

Orientamento politico Ultras Inter
Politicamente, i gruppi di tifo organizzato dell'Inter sono schierati su posizioni prevalentemente di destra o estrema destra. Tuttavia, fuori dalle frange organizzate, l'orientamento politico della tifoseria, in ragione della sua eterogeneità sociale e territoriale, risulta non discostarsi in misura significativa da quelli più diffusi genericamente a livello di popolazione nazionale.

Fan club Inter

Attualmente un buon numero di sostenitori si organizza in Fan club e associazione di tifosi. Il principale è il Centro Coordinamento Inter Club (CCIC), che ha più di 900 club riconosciuti ufficialmente dall'Inter.
La società nerazzurra vanta numerosi club sparsi in tutte le regioni d'Italia e in trenta paesi nel resto del mondo.

La tifoseria organizzata dell'Inter
Il concetto di tifoseria organizzata allo stadio è stato introdotto a Milano da Helenio Herrera negli anni sessanta ai tempi della Grande Inter, la prima formazione capace di attrarre a sé il tifo organizzato. La Curva Nord di San Siro è il settore dello stadio dove la tifoseria interista si schiera durante le partite casalinghe. I sostenitori dell'Inter sono divisi in vari gruppi ultras, tra cui: Boys San 1969, Bulldogs 1988, Brianza Alcoolica 1985 e Milano Nerazzurra. I primi gruppi di tifosi organizzati per sostenere la squadra nerazzurra furono i "Moschettieri" prima e gli "Aficionados" poi, proprio nell'era della Grande Inter. Attualmente il gruppo interista più antico e importante tra quelli sopravvissuti a quell'epoca è proprio quello dei Boys-San, fondato nel 1969. Il gruppo nacque dalla defezione di alcuni ragazzi dall'Inter Club Fossati, il cui presidente tra il '66 e il '68 era Carlo Cerquetti, e prese il nome da "Boy", un ragazzino dispettoso protagonista di alcuni fumetti pubblicati sul giornale della società interista. La data di nascita esatta è il 26 gennaio 1969, quando, di ritorno da una trasferta a Bologna, alcuni sostenitori in disaccordo con la presidenza del club Fossati si distaccarono e formarono un gruppo autonomo. Il nome originario fu "11 assi, Boys - Le furie nerazzurre" e il primo striscione comparve nel marzo del 1970 a Roma, in un incontro che vedeva la squadra milanese opposta alla Lazio. Tornati a San Siro, il mese successivo il gruppo prese posto nell'attuale secondo anello arancione, spostato nella metà del settore che dà verso nord.

Negli anni settanta nacquero le prime tensioni e i primi scontri con gli altri gruppi di tifosi, su tutti quelli della Juventus, dell'Atalanta, della Sampdoria e soprattutto del Milan. Con questi ultimi gli scontri erano feroci e il posizionamento delle opposte tifoserie non era d'aiuto: entrambe prendevano posto all'interno del secondo anello arancione, gli interisti nella metà a nord e i milanisti nella metà a sud. Con i lavori di ristrutturazione i gruppi presero posto nelle due opposte curve: l'Inter nella Nord e il Milan nella Sud. La soluzione è adottata ancora oggi, tanto che le due curve sono ormai diventate il simbolo dei gruppi di tifosi che le occupano.

Nel 1981 si assistette al cambio del nome del gruppo, che divenne l'attuale Boys-San, ovvero Boys-Squadra d'Azione Nerazzurra. Anche durante gli anni ottanta gli scontri con le altre tifoserie furono molto violenti. In occasione del Mundialito 1983 le opposte tifoserie milanesi stipularono un patto di non aggressione che tuttora vige e che, insieme all'arrivo delle prime diffide da parte della Polizia, spostò l'attenzione delle curve verso un aspetto di maggior interesse: le coreografie. Nate già negli anni settanta come semplici striscioni o sventolio di bandiere, negli anni ottanta si sono evolute fino a diventare, ai giorni nostri, un importante argomento di sfida tra le tifoserie. È ormai consuetudine giornalistica aprire i servizi dedicati alle sfide calcistiche (il derby di Milano su tutte) presentando le due opposte coreografie. Risale, inoltre, al 1985 il primo bandierone "copricurva" dell'Inter.

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